Energia: i suggerimenti di Arera per proteggersi dai call center aggressivi

Marianna Ritini

Agosto 4, 2025

Un fenomeno sempre più preoccupante nel settore dell’energia è rappresentato dai call center aggressivi, una problematica che va oltre il semplice fastidio di ricevere telefonate indesiderate. Questi operatori, infatti, possono arrivare a attivare contratti senza il consenso del consumatore, creando situazioni di disagio e confusione. In risposta a questa situazione, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha fornito una serie di indicazioni pratiche per difendersi da tali pratiche scorrette.

Le regole fondamentali per tutelarsi

Il primo consiglio di ARERA è di non fornire mai i propri codici PDR (Punto di Riconsegna) o POD (Punto di Prelievo) durante una chiamata da un call center. Questi codici identificano il contatore di gas e luce e sono essenziali per modificare il contratto di fornitura. Pertanto, è importante non comunicarli a meno che non si desideri effettivamente cambiare fornitore. È fondamentale mantenere la propria bolletta lontana da occhi indiscreti, poiché contiene informazioni sensibili.

In collaborazione con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), ARERA ha lanciato la campagna informativa “Difenditi così“, che offre un vademecum per riconoscere e difendersi da pratiche commerciali aggressive. Un aspetto cruciale è l’obbligo per i call center di identificarsi chiaramente, specificando chi li ha incaricati e il motivo della chiamata. È importante ricordare che nessuna autorità pubblica contatta direttamente i cittadini per attivare nuovi contratti.

Secondo il Codice del Consumo, un contratto concluso telefonicamente è valido solo se il consumatore conferma la sua volontà in forma scritto. Di conseguenza, è essenziale non sentirsi obbligati a concludere un contratto durante la telefonata e prendersi tutto il tempo necessario per valutare le offerte. ARERA sottolinea che nessun cliente rimarrà senza fornitura di energia a meno che non lo richieda esplicitamente o in caso di morosità, situazione in cui sono previsti specifici avvisi prima di qualsiasi sospensione.

Attenzione ai dettagli delle offerte

Un’altra raccomandazione riguarda l’attenzione ai dettagli dei prezzi. Spesso, il prezzo pubblicizzato non è quello finale, ma si riferisce solo ai costi di commercializzazione e all’acquisto dell’energia e del gas. Gli operatori devono chiarire se l’offerta è a prezzo fisso o variabile, e, nel caso di prezzi variabili, devono indicare i parametri di riferimento. È altrettanto importante che vengano descritti chiaramente eventuali beni o servizi aggiuntivi inclusi nell’offerta, come caldaie o abbonamenti a servizi di intrattenimento.

ARERA ricorda anche il diritto di ripensamento, che può essere esercitato entro 14 giorni dalla conclusione del contratto senza necessità di motivazione. È sufficiente inviare una raccomandata A/R o una PEC al fornitore, oppure compilare il modulo allegato alle condizioni contrattuali. Se un consumatore riceve una bolletta da un nuovo fornitore senza aver richiesto alcun passaggio, ha il diritto di richiedere la prova del contratto attraverso un reclamo scritto. In caso di attivazione non richiesta, il consumatore non è tenuto a pagare la fornitura, come stabilito dal Codice del Consumo.

Per ulteriori informazioni, ARERA mette a disposizione lo Sportello per il consumatore al numero 800 166 654 e sul sito web www.difenditicosi.it, dove è possibile trovare risorse utili per affrontare queste situazioni.

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