Pubblicato il decreto attuativo per il bonus sport: 300 euro per famiglie con ISEE fino a 15.000 euro. Come funziona, chi può fare domanda, tempi e modalità.
Sono 300 euro a figlio o figlia per attività sportive o ricreative, destinati alle famiglie con ISEE minorenni fino a 15.000 euro. Il bonus sport 2025, previsto dalla Legge di Bilancio e sbloccato solo ora dal decreto attuativo, sarà accessibile tramite una procedura a due fasi, che coinvolge sia le associazioni e le società sportive dilettantistiche, sia i nuclei familiari interessati. L’importo, seppur limitato, è pensato per sostenere economicamente la partecipazione di bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni a corsi con cadenza settimanale per almeno sei mesi, in partenza entro il 15 dicembre 2025.
Requisiti e modalità: chi può ottenere il contributo e come si usa
Il primo passo spetta agli enti sportivi. Le ASD e SSD iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, così come gli enti del Terzo settore e le ONLUS, devono inviare una domanda online al Dipartimento per lo Sport per essere inserite nell’elenco ufficiale delle realtà autorizzate. Questo elenco permetterà alle famiglie di selezionare il corso più adatto, già validato e strutturato con criteri chiari: minimo due incontri settimanali, durata di almeno sei mesi, e inizio delle attività entro la scadenza fissata dal decreto. Le famiglie potranno presentare richiesta solo per le attività organizzate dagli enti presenti nell’elenco approvato.

Per ogni figlio o figlia tra i 6 e i 14 anni, fiscalmente a carico e senza altri contributi per la stessa attività, si potrà ottenere fino a 300 euro. Il contributo non viene erogato direttamente alle famiglie, ma accreditato in tre tranche alle organizzazioni, sulla base della frequenza effettiva dell’attività. Ogni nucleo può ricevere al massimo due bonus, dunque coprire i costi per due minori. Non sono ammesse domande cumulative né corsi con avvio posticipato oltre la metà di dicembre.
Le informazioni da allegare nella richiesta includono i dati del minore e del genitore fiscalmente responsabile, l’autocertificazione ISEE minorenni, una dichiarazione di esclusività del beneficio e un documento di identità. La selezione avverrà in base all’ordine cronologico di invio delle richieste, fino a esaurimento del fondo complessivo da 30 milioni di euro. Stimando un massimo teorico di 100.000 contributi, la misura si rivolge a un bacino di beneficiari piuttosto ristretto rispetto alla platea nazionale.
Tempistiche, limiti e avvio dei corsi: come procedere con la domanda
Non è ancora disponibile il portale per la domanda ma il Dipartimento per lo Sport, tramite il sito istituzionale, definirà a breve date ufficiali e istruzioni tecniche. Le organizzazioni che vogliono aderire dovranno fornire dettagli puntuali su tipologia del corso, numero dei partecipanti, periodo di svolgimento, durata totale in mesi, costo del servizio e ore settimanali garantite. Anche se l’importo del bonus è fisso (massimo 300 euro), nulla vieta che le attività proposte abbiano costi superiori: l’eventuale differenza sarà a carico della famiglia.
L’effettiva erogazione dei fondi è vincolata alla frequenza: le società riceveranno i pagamenti solo per le iscrizioni confermate e frequentate. In caso di ritiro anticipato o mancato avvio del corso, il contributo non verrà corrisposto. Il sistema è pensato per garantire trasparenza e tracciabilità, evitando abusi e assicurando che i fondi vadano a corsi attivi e fruiti. Non sono previste deroghe per famiglie con più figli, né modalità alternative per chi partecipa a corsi fuori dall’elenco ufficiale.
Con la pubblicazione del decreto attuativo il 25 luglio 2025, le condizioni sono finalmente chiare. Il prossimo passaggio sarà la pubblicazione dell’elenco degli enti accreditati e l’apertura delle domande online per i genitori. Il bonus sport per figli under 14 diventa così una delle principali misure sociali per incentivare attività motoria e socializzazione tra i più giovani, anche in contesti economicamente svantaggiati. Il tutto, però, a fronte di un numero limitato di risorse e in un sistema a sportello che premia chi si muove per primo.