L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha recentemente inflitto una sanzione di 1 milione di euro alla società Infinite Styles Services Co. Ltd, che gestisce in Europa i portali di compravendita dei prodotti a marchio Shein. Questa decisione è stata presa a seguito dell’uso di messaggi promozionali ingannevoli e omissivi riguardanti le pratiche ambientali della società. La sanzione è stata comunicata il 4 agosto 2025 e si basa sull’analisi delle affermazioni ambientali diffuse tramite il sito ufficiale di Shein e altre piattaforme online.
Le accuse contro Shein
L’Autorità ha rilevato che Infinite Styles Services Co. Ltd ha utilizzato claim ambientali nei propri messaggi promozionali che risultano vaghi, generici e, in alcuni casi, ingannevoli. Le affermazioni contenute nelle sezioni del sito come #Sheintheknow, evoluShein e Responsabilità sociale sono state considerate fuorvianti. In particolare, le dichiarazioni relative alla “progettazione di un sistema circolare” e alla riciclabilità dei prodotti non sono state supportate da evidenze concrete, risultando pertanto false o ambigue.
Inoltre, i claim promozionali della linea “evoluShein by Design” enfatizzano l’uso di fibre definite “green”, senza tuttavia chiarire i benefici ambientali reali di tali prodotti durante l’intero ciclo di vita. La mancanza di specifiche riguardo alla marginalità di questa linea rispetto all’intero catalogo di Shein ha sollevato preoccupazioni. Le affermazioni che suggeriscono che i prodotti siano completamente riciclabili sono state giudicate infondate, alla luce delle attuali pratiche di riciclo e delle fibre utilizzate.
Le promesse di sostenibilità e il loro impatto
Shein ha anche dichiarato l’intenzione di ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050. Tuttavia, l’Autorità ha notato che tali affermazioni sono presentate in modo generico e risultano contraddette dai dati che mostrano un aumento delle emissioni di gas serra da parte della società nel 2023 e nel 2024. Questa discrepanza ha contribuito a rafforzare il giudizio di scorrettezza nei confronti delle pratiche comunicative di Shein.
L’Autorità ha sottolineato la responsabilità maggiore che incombe su Shein, operando in un settore noto per le sue modalità altamente inquinanti, come quello della fast fashion. La necessità di trasparenza e veridicità nelle comunicazioni riguardanti l’impatto ambientale è stata evidenziata, poiché tali affermazioni possono influenzare le scelte dei consumatori in maniera significativa.
La decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato rappresenta un passo importante nella lotta contro le pratiche commerciali ingannevoli, sottolineando l’importanza della responsabilità sociale delle aziende nel settore dell’abbigliamento e nel promuovere una vera sostenibilità ambientale.