Gaza, la Mezzaluna Rossa denuncia raid sulla propria sede: un morto e diversi feriti

Franco Fogli

Agosto 3, 2025

Un attacco delle forze israeliane ha colpito la sede centrale della Mezzaluna Rossa palestinese a Khan Younis, situata nel sud della Striscia di Gaza, il 3 agosto 2025. L’azione ha provocato la morte di un membro dello staff e il ferimento di altri tre operatori. La Mezzaluna Rossa ha confermato l’incidente, specificando che l’attacco ha causato un incendio al primo piano dell’edificio.

Condanna dell’episodio da parte della Croce Rossa Italiana

Il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha condannato l’episodio definendolo un “gesto intollerabile”. Valastro ha espresso il proprio dolore per la morte del collega e ha sottolineato la gravità della situazione per gli operatori umanitari e i civili coinvolti nel conflitto. La Croce Rossa ha evidenziato come tali attacchi siano in violazione delle norme del diritto internazionale umanitario, sottolineando che i lavoratori umanitari non dovrebbero essere presi di mira.

Condizioni disumane a Gaza

Il presidente ha anche messo in luce le condizioni disumane in cui versa la popolazione di Gaza, citando la difficoltà di accesso ai beni di prima necessità e la crescente crisi alimentare che colpisce in particolare i bambini. Valastro ha esortato a porre fine alla violenza, evidenziando che gli attacchi avvengono spesso durante la distribuzione degli aiuti umanitari.

Smotrich: video ostaggi puntano a fermare guerra

Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha commentato i recenti video diffusi da Hamas che mostrano ostaggi in condizioni precarie. Smotrich ha affermato che tali video sono una manipolazione emotiva destinata a fermare la guerra, sottolineando che questo non accadrà finché Hamas non sarà distrutta. Secondo il ministro, la risposta al brutale trattamento degli ostaggi deve essere un’azione decisiva contro il gruppo militante.

Lapid: no a guerra senza sostegno pubblico

Yair Lapid, leader dell’opposizione israeliana, ha espresso preoccupazione riguardo alla mancanza di sostegno pubblico per la guerra in corso. In un post su X, ha affermato che Israele non dovrebbe intraprendere conflitti senza il consenso della maggioranza della popolazione. Lapid ha ribadito che attualmente non ci sono le condizioni necessarie per continuare la guerra e ha richiesto il ritorno degli ostaggi.

La situazione a Gaza continua a deteriorarsi, con le organizzazioni umanitarie che segnalano un aumento delle difficoltà per i civili. L’attenzione internazionale è rivolta a come le autorità e le istituzioni possano intervenire per alleviare le sofferenze della popolazione colpita dalla guerra.

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