Bambini di campagna a maggiore rischio di diabete: i risultati di uno studio

Marianna Ritini

Agosto 3, 2025

Un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Göteborg, Svezia, ha rivelato che i bambini residenti in aree rurali presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare il diabete di tipo 1 rispetto ai loro coetanei urbani. La ricerca, che sarà presentata al Congresso annuale dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) dal 15 al 19 settembre 2025 a Vienna, ha sollevato interrogativi importanti riguardo all’impatto dell’ambiente sulla salute dei più giovani.

Il rischio di diabete nei bambini di campagna

Secondo i risultati dello studio, i bambini che vivono in contesti rurali nei primi cinque anni di vita sono più vulnerabili allo sviluppo di questa malattia autoimmune. Samy Sebraoui, Soffia Gudbjornsdottir e i loro colleghi hanno formulato l’ipotesi che le infezioni virali più comuni tra i bambini delle città possano offrire una forma di protezione contro malattie autoimmuni, incluso il diabete di tipo 1. Al contrario, l’esposizione a pesticidi e allergeni nelle aree rurali potrebbe contribuire a un aumento della suscettibilità a tali patologie.

La Svezia, che ha la seconda incidenza più alta di diabete di tipo 1 a livello globale, ha visto un incremento significativo dei casi tra i giovani. Dall’analisi dei dati raccolti tra il 2005 e il 2022, è emerso che 21.774 bambini e giovani, di età compresa tra 0 e 30 anni, sono stati diagnosticati con questa malattia. Tra di loro, il 58% erano maschi e circa il 75% aveva meno di 18 anni al momento della diagnosi, con un’età media di 13,6 anni.

Cluster geografici e fattori di rischio

Lo studio ha identificato quattro cluster geografici in Svezia in cui il rischio di sviluppare diabete di tipo 1 era superiore del 30-80% rispetto alle medie nazionali. Tutti questi cluster erano localizzati in aree rurali, lontano dai centri urbani. In particolare, non sono stati riscontrati cluster ad alto rischio tra i residenti delle città, che anzi presentavano cluster a basso rischio, con una probabilità inferiore del 20-50% di sviluppare la malattia.

Un’ulteriore analisi ha rivelato 11 cluster ad alto rischio, tutti situati in contesti rurali, con un aumento della probabilità di ammalarsi di diabete di tipo 1 che variava dal 20% fino a 2,7 volte rispetto alla media nazionale. Al contrario, sono stati individuati 15 cluster a basso rischio in aree urbane, dove le probabilità di sviluppare la malattia erano ridotte del 20-88%. I cluster ad alto rischio erano caratterizzati da terreni agricoli o boschivi, mentre quelli a basso rischio erano dominati da aree urbane.

Prospettive di ricerca e sviluppo

I ricercatori hanno sottolineato l’importanza di questi risultati, che evidenziano una chiara variazione geografica nell’incidenza del diabete di tipo 1 in Svezia. La correlazione tra i primi cinque anni di vita e il rischio di sviluppare la malattia suggerisce la necessità di ulteriori studi sui fattori ambientali che potrebbero influenzare la salute dei bambini. Gli scienziati ipotizzano che l’esposizione a fattori ambientali, prevalentemente nelle aree rurali e durante i primi anni di vita, possa aumentare il rischio di diabete di tipo 1.

Il team di ricerca si propone di approfondire l’analisi dei vari fattori ambientali che potrebbero avere un effetto protettivo o aumentare il rischio di sviluppare questa malattia. Saranno esaminati anche i differenti stili di vita e le abitudini alimentari tra le popolazioni urbane e quelle rurali, per comprendere meglio le dinamiche che influenzano la salute dei bambini.

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