Usa e Russia: tensioni crescenti dopo il trasferimento dei sottomarini nucleari di Trump

Franco Fogli

Agosto 2, 2025

La tensione tra Stati Uniti e Russia ha raggiunto un nuovo picco dopo le recenti dichiarazioni del presidente russo Dmitry Medvedev. Il presidente americano Donald Trump ha risposto ordinando il posizionamento di due sottomarini nucleari in risposta alle minacce provenienti da Mosca. Questo sviluppo si verifica a pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum che Trump ha fissato per l’8 agosto 2025, in cui chiede la cessazione delle ostilità o l’introduzione di sanzioni contro la Russia.

La reazione di Trump alle minacce russe

Il 2 agosto 2025, Donald Trump ha affermato che “la Russia ci ha minacciato”, mentre la tensione tra Washington e Mosca cresce in maniera esponenziale. Il presidente americano ha deciso di muovere due sottomarini nucleari per prepararsi a qualsiasi eventualità, sottolineando l’importanza di essere pronti in caso di escalation. Le parole di Trump sono arrivate in un contesto di incertezze, in cui il conflitto tra Russia e Ucraina continua a non trovare una soluzione. Vladimir Putin, durante un incontro con il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, ha dichiarato che non ha fretta di negoziare, attribuendo la responsabilità della situazione all’Ucraina e affermando che le forze russe stanno avanzando in diverse aree strategiche.

Le affermazioni provocatorie di Medvedev

Le dichiarazioni di Medvedev, ex presidente ed attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, hanno sollevato preoccupazioni. Medvedev ha criticato Trump per aver accorciato il termine per la Russia, suggerendo che ogni ultimatum rappresenta una minaccia e un passo verso un conflitto più ampio. Ha messo in guardia Trump, affermando che “la Russia non è Israele e nemmeno l’Iran“, suggerendo che le sue minacce potrebbero avere conseguenze devastanti non solo per la Russia, ma anche per gli Stati Uniti.

La risposta di Trump e le implicazioni globali

Trump ha risposto in modo deciso, avvertendo Medvedev di prestare attenzione alle sue parole, poiché “sta entrando in un territorio molto pericoloso”. Il presidente americano ha sottolineato che le minacce nucleari non possono essere sottovalutate e ha ribadito che gli Stati Uniti sono pronti a difendere i propri interessi. La mancanza di chiarezza riguardo alla posizione dei sottomarini nucleari e alle “regioni appropriate” menzionate da Trump ha sollevato interrogativi, mentre il Pentagono non ha fornito commenti ufficiali sulla questione.

Questo scenario complesso e teso tra Stati Uniti e Russia continua a evolversi, con potenziali conseguenze significative per la sicurezza globale, mentre le parti coinvolte sembrano rimanere ferme sulle proprie posizioni senza un apparente segnale di distensione.

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