Ucraina-Russia: Putin ignora Trump e intensifica l’azione verso gli obiettivi

Franco Fogli

Agosto 2, 2025

Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha dichiarato che i negoziati per la pace in Ucraina possono attendere, mentre le forze russe intensificano le operazioni nel paese. Il leader del Cremlino ha ignorato le pressioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e continua a perseguire gli obiettivi dell’Operazione speciale. Durante un recente intervento, Putin ha affermato: “Avanziamo su tutta la linea del fronte”, evidenziando la sua determinazione a garantire una pace duratura con adeguate garanzie di sicurezza per Mosca, mentre le sue forze cercano una vittoria decisiva nel conflitto.

Le richieste di Trump per una rapida risoluzione del conflitto non hanno avuto effetto, e le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti non sembrano intimidire il governo russo. La situazione sul campo di battaglia rimane stabile, con l’esercito russo che ha intensificato le operazioni in Ucraina per il quarto mese consecutivo. Un’analisi dell’Afp, basata sui dati dell’Institute for the Study of War, rivela che a luglio Mosca ha registrato la sua più ampia avanzata dal novembre precedente.

I progressi militari della Russia

Nel corso dell’ultimo mese, le forze russe hanno conquistato 713 chilometri quadrati di territorio ucraino, a fronte dei 79 chilometri quadrati recuperati da Kiev, segnando un incremento netto di 634 chilometri quadrati. Risultati simili erano stati registrati nei mesi precedenti, con 588 chilometri quadrati conquistati a giugno, 507 a maggio, 379 ad aprile e 240 a marzo.

Recentemente, Putin ha annunciato la conquista della strategicamente importante città di Chasiv Yar, situata nell’Ucraina orientale, dopo 18 mesi di combattimenti intensi. Questa conquista consente a Mosca di gestire le vie di rifornimento e rappresenta un trampolino per ulteriori offensive verso ovest. Secondo un’analisi della Cnn, la Russia sta capitalizzando i progressi ottenuti e sta investendo risorse significative in un’offensiva estiva, potenzialmente in grado di modificare il controllo delle linee del fronte. Durante un reportage nei villaggi di Kostiantynivka e Pokrovsk, si è osservato un rapido cambiamento di controllo del territorio, con droni russi che hanno colpito aree precedentemente considerate sicure dalle forze ucraine.

Il fallimento delle pressioni di Trump

La spinta russa si intensifica proprio mentre Trump ha ridotto drasticamente il termine per raggiungere la pace con Putin, portandolo da 50 a 12 giorni. Il presidente americano ha espresso la sua delusione nei confronti del leader russo, suggerendo che Putin avesse già deciso di non accettare il cessate il fuoco richiesto dagli Stati Uniti e dai loro alleati europei.

Trump ha affermato di essere rimasto “sorpreso” dal comportamento di Putin, descritto come “un tipo tosto”. In un’intervista a Newsmax, ha dichiarato che durante le loro numerose conversazioni sembrava che potessero trovare una soluzione, ma all’improvviso sono ricominciati i bombardamenti. Ha aggiunto che Putin potrebbe tentare di conquistare l’intera Ucraina, ma ha sottolineato che ciò sarà difficile per lui. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha recentemente dichiarato che le forze russe “non stavano avanzando”, pur riconoscendo che la situazione lungo il fronte era “difficile”.

La battaglia di Pokrovsk

La situazione nella città di Pokrovsk è particolarmente critica, con attacchi russi che continuano senza successo da mesi, causando ingenti perdite tra le truppe russe. Un comandante ucraino nella zona ha descritto un “scenario molto negativo”, in cui le forze ucraine a Myrnohrad rischiano di essere circondate. Le truppe russe hanno già occupato il vicino villaggio di Rodynske e si trovano ai margini di Biletske, minacciando le linee di rifornimento ucraine.

Viktor Tregubov, portavoce del gruppo di forze Khortytsia, ha dichiarato che la pressione russa è costante lungo tutto il fronte orientale, con attacchi principalmente da parte di reparti di fanteria. Ha evidenziato come, se un soldato viene ucciso, gli altri seguono immediatamente, rendendo la situazione estremamente tesa.

Tre città strategiche

Nonostante i progressi incrementali delle forze russe, l’avanzata ha subito un’accelerazione, con l’accerchiamento delle città di Pokrovsk, Kostiantynivka e Kupiansk a nord che rappresenta una minaccia concreta nei prossimi giorni. La conquista della città di Chasiv Yar fornisce a Mosca una posizione strategicamente vantaggiosa per nuovi attacchi.

La caduta di queste tre città avrebbe conseguenze significative per Kiev. Esse rappresentano aree urbane chiave da cui l’Ucraina difende il resto della regione di Donetsk. La perdita di queste città libererebbe forze russe per attaccare Kramatorsk e Sloviansk, le più grandi città di Donetsk ancora sotto il controllo ucraino, esponendo le forze ucraine a un’ulteriore vulnerabilità.

Kiev attacca impianti industriali in Russia

Nel frattempo, Kiev ha avviato una serie di attacchi con droni contro impianti industriali negli oblast russi di Ryazan, Penza e Samara, come riportato da funzionari regionali e media locali. A Ryazan, una raffineria di petrolio è stata colpita, mentre a Penza è stato attaccato l’impianto di Elektropribor. Nella regione di Samara, la raffineria di petrolio Novokuibyshevsky è andata in fiamme a seguito di un attacco.

Le autorità locali hanno confermato che tre persone sono rimaste uccise a causa di questi attacchi, che hanno colpito anche l’oblast di Rostov. L’esercito russo ha riferito di aver intercettato un totale di 112 droni lanciati dall’Ucraina nella notte.