Con l’arrivo dell’estate, aumenta il rischio di truffe per gli anziani che si trovano a trascorrere la stagione estiva da soli nelle città. Per contrastare questo fenomeno, la Polizia di Stato ha avviato una campagna di sensibilizzazione, mirata a informare i cittadini sulle tipologie di truffe più diffuse e su come proteggersi.
Le truffe più comuni e il loro modus operandi
Le truffe agli anziani si presentano in molteplici forme, dalle visite di falsi tecnici dell’energia elettrica a sedicenti funzionari delle poste che si assicurano che le pensioni siano state ritirate. Non mancano nemmeno i finti poliziotti che avvertono di presunti incidenti coinvolgenti familiari, spesso accompagnati da telefonate in cui si utilizza la manipolazione vocale tramite intelligenza artificiale. Durante l’estate, quando i familiari e i vicini di casa sono in ferie, gli anziani diventano ancora più vulnerabili, rendendo necessario un intervento di sensibilizzazione. La Polizia di Stato ha avviato la campagna ‘Più sicuri insieme’, con incontri nel capoluogo lombardo e nei comuni limitrofi, per divulgare informazioni utili e strategie di difesa.
Truffe agli anziani in casa: come difendersi
La casa rappresenta un obiettivo privilegiato per i truffatori, specialmente quando gli anziani sono soli. I malintenzionati spesso si presentano come poliziotti, tecnici o operatori di associazioni benefiche. La dottoressa Graziella Currò, vice questore aggiunto e portavoce del questore di Milano, avverte che è fondamentale non far entrare sconosciuti in casa. È consigliabile mantenere i visitatori sulla soglia e contattare un familiare o un vicino per confermare la loro identità. La diffidenza iniziale può essere sufficiente a dissuadere i truffatori.
Le tipologie di truffe in casa includono:
- Finto carabiniere o poliziotto: Raramente le forze dell’ordine si presentano a casa per notificare atti. Se ciò accade, ci si aspetta un intervento di più agenti, non di uno solo. È importante ricordare che le vere forze dell’ordine non richiedono mai denaro in contante.
- Finto tecnico: Prima di far entrare qualcuno, è fondamentale aver concordato un appuntamento. I truffatori possono presentarsi come tecnici inviati dall’amministratore del condominio, ma i controlli devono sempre essere preannunciati.
- Finto prete o volontario: Anche in questo caso, le benedizioni e le richieste di donazioni devono essere preannunciate. È sempre meglio rifiutare e segnalare eventuali visitatori sospetti.
Truffe agli anziani in strada: massima attenzione
Quando gli anziani si recano a ritirare la pensione o a fare acquisti, sono particolarmente esposti a truffe in strada. La dottoressa Currò consiglia di non recarsi mai da soli in queste situazioni, ma di farsi accompagnare da una persona fidata. I truffatori possono avvicinarsi con scuse banali, approfittando della distrazione delle vittime per derubarle. È fondamentale mantenere il portafoglio nascosto e prestare attenzione alle persone che si avvicinano.
Truffe telefoniche: attenzione alle chiamate sospette
Le truffe telefoniche rappresentano un’altra minaccia per gli anziani, soprattutto ora che la tecnologia ha reso possibile la manipolazione vocale. I truffatori possono spacciarsi per familiari o funzionari di istituti bancari, chiedendo informazioni sensibili. La dottoressa Currò raccomanda di non condividere mai PIN o credenziali e di contattare direttamente il familiare o l’ente per confermare eventuali comunicazioni sospette. In caso di dubbi, è sempre meglio mantenere la calma e non agire d’impulso.
Rete di protezione: l’importanza della comunità
La campagna ‘Più sicuri insieme’ mira a creare una rete di protezione attiva, coinvolgendo non solo gli anziani, ma anche i loro familiari e i vicini. La dottoressa Currò sottolinea l’importanza di mantenere un dialogo e di offrire supporto agli anziani, affinché non si sentano isolati. In caso di situazioni di pericolo, è fondamentale contattare il numero unico di emergenza 112. La comunicazione e la collaborazione tra vicini possono fare la differenza nel prevenire truffe e garantire la sicurezza degli anziani.
Per segnalare situazioni sospette, esiste anche l’app YouPol, che consente di richiedere aiuto in modo discreto e immediato. Grazie a questa tecnologia, è possibile inviare foto e avviare chat in tempo reale, facilitando l’intervento delle autorità competenti.