Strage di Bologna: Bernini affronta contestazione da un uomo in piazza

Marianna Ritini

Agosto 2, 2025

Durante la cerimonia commemorativa del 45esimo anniversario della strage di Bologna, tenutasi il 2 agosto 2025, un uomo ha espresso il suo dissenso nei confronti del governo italiano. L’evento si è svolto nel cortile del Comune di Bologna, dove la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, era presente in rappresentanza dell’esecutivo. L’intervento dell’uomo ha attirato l’attenzione dei partecipanti, che hanno assistito a una manifestazione di protesta.

Le parole di protesta

L’individuo ha urlato: “Ministro non si faccia portavoce del Governo, possiamo anche credere al suo personale sentimento di vicinanza ai familiari delle vittime ma non crediamo alla solidarietà del governo”. Le sue parole hanno risuonato nel cortile, sottolineando la frustrazione di molti nei confronti delle politiche attuali. Ha poi aggiunto che “quarantacinque anni fa fu una strage di mano fascista“, facendo riferimento al coinvolgimento della loggia massonica P2 e all’uso di esplosivo proveniente da basi della NATO.

Denunce e accuse

L’uomo ha continuato il suo intervento, denunciando le leggi che considera “fascistissime”, come il decreto Sicurezza, e ha accusato il governo di mantenere una complicità con la NATO. Durante la sua protesta, ha aperto uno striscione di carta contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, attirando l’attenzione dei presenti. La sua maglietta, che recava un messaggio contro la NATO, ha ulteriormente evidenziato la sua posizione.

Tensioni nella società

Tuttavia, la manifestazione di dissenso ha avuto una breve durata, poiché alcuni agenti in borghese lo hanno invitato a lasciare il luogo. Questo episodio ha messo in luce le tensioni presenti nella società italiana riguardo al passato e alle attuali scelte politiche, in un contesto ancora segnato dalla memoria di eventi drammatici come la strage di Bologna.