Gaza, Segre: “Genocidio? Non condivido l’uso di questa parola per vendetta”

Franco Fogli

Agosto 2, 2025

La senatrice a vita Liliana Segre ha risposto alle affermazioni dello scrittore israeliano David Grossman in un’intervista pubblicata il 2 agosto 2025 sulle pagine di Repubblica. La senatrice ha dichiarato che, sebbene il titolo dell’articolo di Grossman possa suscitare polemiche, le sue riflessioni sono in gran parte condivisibili. Segre ha sottolineato l’importanza di affrontare la crisi attuale tra israeliani e palestinesi, evidenziando la necessità di evitare che la violenza e la barbarie culturale si diffondano in Europa.

La crisi tra israeliani e palestinesi

Liliana Segre ha evidenziato che il conflitto israelo-palestinese presenta un problema complesso. In particolare, ha affermato che in Israele la questione centrale è quella di fermarsi sull’orlo dell’abisso, mentre in Europa ci sono due sfide principali: da un lato, è fondamentale fornire supporto a israeliani e palestinesi che si trovano in una situazione critica; dall’altro, è necessario prevenire la diffusione di una barbarie culturale alimentata da una polarizzazione estrema. La senatrice ha espresso la sua contrarietà all’uso del termine “genocidio”, considerandolo privo di valore analitico e carico di vendetta. Secondo Segre, utilizzare questo termine per descrivere le attuali azioni di Israele equivale a distorcere la responsabilità storica dell’Europa, rovesciando le colpe sulle vittime del nazismo.

Le riflessioni di segre

Nel corso dell’intervista, Liliana Segre ha condiviso la sua amarezza per quanto osserva nei telegiornali, affermando di non aver rilasciato dichiarazioni pubbliche per diversi mesi. Tuttavia, le parole di David Grossman l’hanno spinta a riflettere e a esprimere il suo punto di vista. La senatrice ha riconosciuto che, al di là del titolo provocatorio, le osservazioni di Grossman rappresentano un avvertimento importante: “Siamo abbastanza forti per resistere ai germi del genocidio?”.

Segre ha quindi ribadito la sua posizione, sottolineando l’importanza di mantenere un approccio critico e responsabile nei confronti della situazione attuale, evitando di cadere nella trappola della retorica e della violenza. La senatrice ha invocato un dialogo costruttivo e una maggiore comprensione tra le parti coinvolte, affinché si possa lavorare verso una soluzione pacifica e duratura al conflitto.

La posizione di Liliana Segre, espressa in questa intervista, riflette non solo la sua esperienza personale, ma anche un appello universale per la pace e la giustizia in un contesto di crescente tensione e conflitto.