Una donna di 34 anni è stata arrestata a Catania per tentato omicidio dopo aver accoltellato la sua vicina di casa durante una violenta lite condominiale. L’incidente è avvenuto il 2 agosto 2025, alla presenza delle figlie della donna, ancora in tenera età. La Polizia ha reso noto che l’aggressore ha urlato alla vittima frasi minacciose come “ti ammazzo, ti ammazzo” mentre si consumava l’atto violento. L’intervento delle forze dell’ordine è stato sollecitato da un video registrato da una telecamera di sorveglianza che ha documentato l’aggressione.
Dettagli dell’aggressione
Secondo la ricostruzione fornita dalla Procura, la donna avrebbe inflitto alla vittima diversi colpi in rapida successione. La violenza si è consumata in un contesto di tensione già preesistente, culminata in un attacco fisico. La vittima, trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, ha riportato ferite significative alla spalla sinistra, all’avambraccio destro e al collo. Le indagini condotte dalla squadra mobile della Questura di Catania sono state avviate il 20 luglio, giorno in cui la vittima è stata ricoverata.
Il coinvolgimento del marito
L’inchiesta ha rivelato che poco prima del tentato omicidio, il marito della donna, un uomo di 36 anni, aveva già creato un clima di intimidazione nei confronti della vittima. Durante una lite condominiale, ha aggredito verbalmente la donna e ha anche minacciato un ospite presente. Le minacce hanno avuto un carattere ancora più grave, poiché l’uomo ha fatto riferimento alla sua presunta appartenenza al gruppo mafioso Cappello-Carateddi, insinuando di avere accesso a armi. Le autorità hanno arrestato anche il marito per violenza privata aggravata dai futili motivi e dal metodo mafioso. Entrambi sono stati posti in custodia cautelare in carcere.
Le conseguenze legali
L’arresto della coppia rappresenta un intervento decisivo da parte della Polizia di Catania in un contesto di violenza domestica e intimidazione. Le indagini proseguiranno per accertare ulteriori dettagli e per garantire la sicurezza della vittima e dei suoi familiari. La Procura, attraverso le prove raccolte, intende perseguire con fermezza i responsabili di questo atto violento, sottolineando l’importanza di affrontare e contrastare ogni forma di violenza, sia essa fisica che psicologica. La comunità locale è in attesa di sviluppi su questo caso che ha scosso il quartiere e sollevato interrogativi sulla sicurezza e sul rispetto delle norme di convivenza civile.