Il centrosinistra calabrese, dopo le inattese dimissioni di Roberto Occhiuto, si trova in una posizione favorevole per tentare di conquistare la regione, avviando una vasta coalizione in grado di competere con il centrodestra. Secondo le proiezioni delle elezioni europee del 2024, una tale alleanza potrebbe raggiungere un consenso del 48%. Le forze politiche stanno già preparando le strategie per affrontare le prossime elezioni, previste per il 19 ottobre.
Le dimissioni di Occhiuto e il nuovo scenario politico
Il 2025 segna un momento cruciale per la Calabria, con le dimissioni improvvise di Roberto Occhiuto che hanno colto di sorpresa il panorama politico regionale. Queste dimissioni sono state interpretate da molti nel centrosinistra come un’opportunità per rivendicare il governo della regione. “La partita è apertissima”, affermano fonti vicine al centrosinistra, sottolineando come Occhiuto possa aver sottovalutato le conseguenze delle sue azioni. In questo contesto, i partiti di centrosinistra si stanno già organizzando per incontri e tavoli di discussione, cercando di unire le forze per presentarsi compatti alle urne. I dati delle ultime elezioni europee offrono un quadro incoraggiante: il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 16,18%, il Partito Democratico il 15,9%, e altre forze come Alleanza Verdi e Sinistra hanno contribuito a un panorama che, almeno sulla carta, potrebbe avvicinarsi al 50% di consenso.
I nomi in corsa per la candidatura
In attesa di definire i candidati, il toto nomi è già iniziato. Tra le figure di spicco del Movimento 5 Stelle ci sono Vittoria Baldino, deputata, e Anna Laura Orrico, coordinatrice regionale. Orrico ha espresso critiche nei confronti di Occhiuto, definendo le sue dimissioni come un “gioco strumentale” per mantenere il potere. Sul fronte del Partito Democratico, i nomi che circolano includono Ernesto Alecci, consigliere regionale, e Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria. Tuttavia, i nomi che sembrano avere maggiori probabilità di unire la coalizione sono Pasquale Tridico, eurodeputato del M5S, e Nicola Irto, senatore del PD. Entrambi, nonostante le voci, stanno mantenendo un profilo basso e affermano che i lavori sono solo all’inizio.
Le reazioni alle dimissioni di Occhiuto
Pasquale Tridico ha commentato le dimissioni di Occhiuto, definendole un atto di “irresponsabilità” e un esempio di “tatticismo politico”. Secondo Tridico, questa mossa non fa altro che evidenziare il fallimento della gestione regionale, che rischia di diventare ancora più evidente con il passare del tempo. Il capodelegazione del M5S in Europa ha sottolineato come il suo partito sia pronto a presentare una proposta alternativa per il governo della regione, puntando a un cambiamento significativo nella politica calabrese.
Le posizioni del Partito Democratico
I consiglieri regionali del Partito Democratico hanno denunciato la manovra di Occhiuto come un’operazione strumentale, affermando di non voler permettere che si giochi sulla pelle dei calabresi. Nicola Irto, coordinatore regionale del PD, ha dichiarato che il suo partito sta lavorando per costruire una coalizione ampia e credibile, pronta a vincere le prossime elezioni. Irto ha ribadito la necessità di accelerare i tempi per trovare un accordo tra gli alleati, sottolineando che la Calabria ha bisogno di un cambiamento e di una proposta di governo chiara e condivisa.