Alle 10.25 del 2 agosto 1980, un ordigno esplosivo collocato nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione centrale di Bologna ha devastato il luogo, causando la morte di 85 persone e ferendo oltre 200 individui. Questo tragico evento rappresenta il più grave attentato terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra. A distanza di 45 anni, la città di Bologna e l’intera nazione si uniscono per commemorare le vittime di questa terribile strage.
Il ricordo del sindaco di Bologna
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha espresso l’importanza di mantenere viva la memoria di quel giorno. In un video pubblicato sul sito dell’ANCI per la rubrica “Accadde in Città”, ha affermato: “Il 2 agosto 1980 una bomba esplose alla stazione di Bologna causando 85 morti e 200 feriti, sino ad allora il più grande attentato in tempi di pace in Europa ed in Italia. È fondamentale ricordare e fare memoria di questa data; confrontarsi con la storia implica chiedere e ottenere verità e giustizia“.
Lepore ha anche sottolineato come le recenti sentenze, in particolare quelle della Corte di Cassazione, abbiano finalmente chiarito le circostanze di quella strage. “Le sentenze che sono arrivate in questi ultimi due anni – ha detto – ci raccontano esattamente cosa è successo, chi ha ordito questa strage“.
Le responsabilità e il contesto storico
Durante il suo intervento, il sindaco ha evidenziato le connessioni tra l’attentato e le dynamiche politiche e sociali dell’epoca. “Furono la loggia massonica P2, i servizi segreti deviati, le connivenze politiche e il terrorismo fascista a mettere quella bomba e tante altre nell’ambito della strategia della tensione“, ha concluso Lepore.
Questo attacco non è stato solo un evento isolato, ma parte di un periodo di instabilità e violenza che ha caratterizzato l’Italia degli anni ’70 e ’80. La strategia della tensione, un insieme di atti terroristici e violenze politiche, ha avuto come obiettivo quello di creare paura e insicurezza nella popolazione, con l’intento di influenzare le scelte politiche del Paese. La strage di Bologna rimane un simbolo di quel periodo buio e rappresenta un monito per le generazioni future.
Oggi, il ricordo di quel tragico giorno è vivo tra i cittadini bolognesi e non solo, con cerimonie commemorative e manifestazioni che si svolgono in tutta Italia, sottolineando l’importanza di non dimenticare le vittime e di continuare a lottare per la verità e la giustizia.