Ieri, il presidente tunisino Kais Saied ha accolto la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a Tunisi, in un incontro che ha avuto come fulcro i temi dei migranti e dell’energia. Il colloquio ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare i legami bilaterali tra Italia e Tunisia, in un contesto geopolitico complesso.
Incontro tra Meloni e ErdoÄŸan a Istanbul
Oggi, venerdì 1 agosto 2025, Giorgia Meloni si trova a Istanbul per un incontro con il presidente turco Recep Tayyip ErdoÄŸan. Questo incontro segna un ulteriore passo nella cooperazione tra Italia e Turchia, dopo il vertice intergovernativo del mese di aprile a Villa Pamphili, dove sono stati siglati diversi accordi e Memorandum d’intesa. Fonti governative italiane definiscono la Turchia un partner “fondamentale” in un periodo di incertezze geopolitiche. Le motivazioni di tale importanza includono il ruolo di Ankara nel contenimento delle rotte migratorie, il suo peso economico e il contributo alla stabilità della Siria, considerato cruciale per la sicurezza del Mediteraneo.
Focus su migranti ed energia nel colloquio con Saied
Durante l’incontro di ieri, Meloni e Saied hanno discusso il Piano Mattei per l’Africa, ponendo particolare attenzione alla cooperazione nei settori idrico e agricolo. Tra i progetti menzionati, spicca il progetto Tanit, finalizzato al riutilizzo delle acque reflue per il recupero di terreni agricoli, e la creazione di un centro di formazione agricola a vocazione regionale. La questione migratoria è stata al centro della discussione, con entrambi i leader che hanno sottolineato l’eccellenza della cooperazione tra Italia e Tunisia nel contrastare le reti di traffico di esseri umani e nel promuovere vie legali di migrazione.
Il dossier energetico ha ricevuto un’attenzione particolare, con Meloni e Saied che hanno evidenziato l’importanza strategica della Tunisia e dell’Italia nel collegare il potenziale energetico dell’Africa alla crescente domanda europea. In questo contesto, Meloni ha ribadito l’impegno italiano per la realizzazione dell’elettrodotto Elmed, considerato un’infrastruttura chiave per entrambi i Paesi e per l’Europa, coinvolgendo anche il settore privato italiano nella produzione di energie rinnovabili in Tunisia.
Il ruolo strategico della Tunisia per l’Italia
La Tunisia è vista come una “scommessa strategica” per l’Italia, che sostiene il governo di Kais Saied, fondamentale per ridurre le partenze di migranti irregolari dal Paese, diminuite dopo l’accordo con l’Unione Europea nel luglio 2023. Fonti a Tunisi indicano che la Tunisia rappresenta anche una piattaforma importante per il Piano Mattei per l’Africa. Il governo di Giorgia Meloni, a sua volta, è un interlocutore cruciale per la Tunisia, che si trova a gestire relazioni complesse con Stati Uniti, Russia e Cina, oltre a dover bilanciare gli interessi dell’Unione Europea.
Saied ha bisogno di un sostegno politico forte per mantenere la sua posizione, soprattutto in un contesto in cui le critiche sull’immigrazione irregolare sono sempre più pressanti. Sebbene le partenze verso l’Italia siano diminuite, gli arrivi in Tunisia continuano, creando la necessità di un aumento dei fondi per i rimpatri assistiti. Una fonte governativa italiana ha sintetizzato il significato della missione di Meloni: la Tunisia è un Paese di rilevanza strategica per l’Italia, con cui si desidera mantenere rapporti costanti, specialmente per la stabilità e la gestione della questione migratoria, che rimane centrale per Roma.
Oltre a questi aspetti, sono in discussione progetti economici e infrastrutturali, tra cui l’accordo tra Sparkle e Tunisie Telecom per una nuova rotta di connettività tra Nord Africa ed Europa, e le iniziative di Enel ed Eni per lo sviluppo dell’idrogeno verde, in linea con la transizione energetica e il Piano Mattei per l’Africa.
