Gaza, l’inviato di Trump oggi nella Striscia: Witkoff superviserà la distribuzione degli aiuti umanitari

Lorenzo Di Bari

Agosto 1, 2025

Con l’ambasciatore statunitense Mike Huckabee presente per monitorare la situazione, la Striscia di Gaza si prepara a ricevere un incremento degli aiuti umanitari. L’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, è atteso oggi, 12 maggio 2025, per ispezionare i siti di distribuzione e delineare un piano che prevede una maggiore fornitura di cibo ai residenti. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che Witkoff e Huckabee si incontreranno con gli abitanti per comprendere direttamente le difficoltà che stanno affrontando.

Verifica dell’efficacia degli aiuti

Witkoff e Huckabee hanno l’incarico di verificare l’efficacia della distribuzione degli aiuti umanitari, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini di Gaza. Leavitt ha sottolineato che il viaggio ha anche lo scopo di raccogliere testimonianze dirette sulla drammatica situazione attuale, che continua a destare preoccupazione a livello internazionale. In questo contesto, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso il suo disappunto riguardo alle iniziative promosse da Regno Unito, Francia e Canada, ritenendo che tali azioni possano avvantaggiare Hamas in un momento critico per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

Aiuti umanitari in entrata a Gaza

Dal 19 maggio 2025, sono stati registrati 2.010 camion, di cui 1.718 del WFP, che hanno portato circa 30.000 pacchi di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Tuttavia, solo 260 di questi camion hanno raggiunto le destinazioni designate, mentre ben 1.753 veicoli, inclusi 1.583 del WFP, sono stati bloccati durante il transito. Questo è avvenuto a causa di blocchi da parte di persone affamate o di gruppi armati. Queste informazioni sono state fornite dal ‘Meccanismo UN 2720’, un sistema creato dalle Nazioni Unite per facilitare l’invio e il monitoraggio degli aiuti umanitari, con l’intento di aumentare la fiducia e l’efficienza nelle operazioni di soccorso.

Hamas e i negoziati per il cessate il fuoco

Hamas ha dichiarato la sua disponibilità a continuare i negoziati per un cessate il fuoco permanente, ma ha reso chiaro che la situazione deve migliorare significativamente prima di procedere. Basem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha affermato che è fondamentale affrontare la grave crisi umanitaria e ricevere una risposta chiara da parte di Israele riguardo alle loro proposte. Questa condizione è stata espressa come necessaria per riprendere le trattative.

Iniziative italiane per l’assistenza umanitaria

Il 12 maggio 2025, il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha annunciato un piano per inviare ulteriori aiuti umanitari, compresi lanci aerei, dopo un colloquio telefonico con il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa. Tajani ha confermato che l’Italia sta lavorando per accogliere 50 bambini palestinesi da Gaza, insieme alle loro famiglie, per ricevere cure mediche. Durante la conversazione, il premier palestinese ha espresso gratitudine per il sostegno italiano, che contribuisce a rafforzare i legami tra i due popoli.

Il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia a supportare l’Autorità Nazionale Palestinese e ha sollecitato un immediato cessate il fuoco a Gaza, auspicando la liberazione di tutti gli ostaggi e un accordo per una pace duratura. Tajani ha inoltre evidenziato le ultime misure umanitarie adottate dall’Italia, tra cui una nuova evacuazione di bambini malati e un ulteriore stanziamento di 5 milioni di euro per l’acquisto di beni alimentari. La Farnesina ha anche richiesto al governo israeliano di facilitare l’ingresso di aiuti italiani attraverso la Giordania, mentre il ministro ha espresso solidarietà di fronte alle immagini di sofferenza che giungono da Gaza.

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