Un vasto incendio ha colpito la Riserva dello Zingaro, situata nel comune di San Vito Lo Capo, in Sicilia, nella notte del 26 luglio 2025. Le fiamme si sono propagate rapidamente, raggiungendo anche la zona di Scopello e lambendo le abitazioni di Mazzo di Sciacca, costringendo all’evacuazione di circa 50 edifici. Per fronteggiare l’emergenza, sono intervenuti anche due canadair all’alba.
Il fronte dell’incendio e l’intervento dei soccorsi
Il sindaco di Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto, ha dichiarato che il fronte di fuoco tra la Riserva dello Zingaro e Scopello è stato circoscritto, e l’emergenza è rientrata intorno alle 8 del mattino. “È stato necessario, ma doloroso, evacuare le abitazioni nel cuore della notte,” ha affermato il sindaco, sottolineando il rischio che le famiglie hanno corso a causa del fumo e delle fiamme. Fausto ha espresso gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato per garantire la sicurezza delle persone e dei luoghi minacciati.
Le cause e le conseguenze dell’incendio
Le fiamme si sono propagate rapidamente a causa dell’impossibilità di raggiungere le aree colpite durante le ore serali. Fortunatamente, gli incendi sono stati circoscritti all’alba, ma non prima di aver causato danni significativi. Il sindaco ha evidenziato che il territorio ha subito ferite profonde e danni incalcolabili sia dal punto di vista ambientale che economico. “Ringrazio le squadre che hanno operato ininterrottamente, coordinandosi con la prefettura, per garantire la sicurezza e arginare l’incendio,” ha aggiunto Fausto.
Il coordinamento delle operazioni di soccorso
L’operazione di spegnimento ha visto il coinvolgimento di diverse forze: squadre del servizio antincendio boschivo della forestale, vigili del fuoco, personale della Riserva dello Zingaro, polizia di Stato, carabinieri, polizia municipale e associazioni di protezione civile come Firerescue e Anopas. Questo ampio schieramento ha permesso di fronteggiare l’emergenza in modo efficace, nonostante le difficoltà iniziali.
La situazione, pur essendo sotto controllo, resta delicata e gli operatori continuano a monitorare le aree interessate per prevenire ulteriori sviluppi. L’attenzione rimane alta, poiché il territorio siciliano è già stato martoriato in passato da incendi simili, e la comunità locale è più che mai unita nel tentativo di proteggere e preservare l’ambiente circostante.