Vincenzo Silani, neurologo e neuroscienziato, ha recentemente commentato la straordinaria guarigione di Antonietta Raco, una donna di 67 anni originaria di Francavilla in Sinni, in provincia di Potenza. La signora Raco, affetta da sclerosi laterale primaria (PLS), ha ripreso a camminare dopo un viaggio a Lourdes nel 2009, un evento che ha suscitato l’interesse della comunità medica e scientifica. Durante una conferenza stampa tenutasi il 25 luglio 2025 nella celebre località francese, Silani ha descritto la vicenda come un caso “inspiegabile” dalla medicina ufficiale.
Il caso di Antonietta Raco
Antonietta Raco, che in passato era costretta a muoversi in sedia a rotelle, ha visto la sua condizione migliorare in modo sorprendente. Vincenzo Silani, direttore del Dipartimento di Neuroscienze di Auxologico Irccs, ha confermato che la sua guarigione è da considerarsi definitiva. “La remissione neurologica è stata convalidata in tre occasioni, dopo una lunga valutazione presso il nostro istituto”, ha spiegato Silani, sottolineando la complessità del caso, dato che la sclerosi laterale primaria è una malattia molto rara.
Questo evento ha portato a una discussione approfondita tra i membri della commissione medica, che ha esaminato tutti gli aspetti clinici e scientifici del caso, classificandolo come “il 72esimo miracolo di Lourdes“. Silani ha evidenziato che, nonostante la natura inusuale della guarigione, non ci sono precedenti noti di recupero da questa specifica patologia. “Dalla PLS non si guarisce, per quanto mi risulti”, ha affermato il neurologo, ribadendo la rarità e la gravità della condizione.
La reazione della comunità medica
La notizia della guarigione di Antonietta Raco ha suscitato grande interesse non solo tra i medici, ma anche tra scienziati e ricercatori. Silani ha descritto la sua esperienza come “al limite dell’impossibile”, un’opportunità unica di riflessione sulla reversibilità delle malattie neurodegenerative. “Riconoscere la reversibilità di una patologia neurodegenerativa, alla luce della moderna tecnologia, è un lavoro molto impegnativo”, ha commentato il neurologo, evidenziando le sfide che i professionisti del settore devono affrontare nel trattare casi così complessi.
Silani ha anche messo in evidenza l’importanza di un approccio rigoroso e scientifico nel valutare eventi di questo tipo. “La guarigione della signora Raco è stata riconosciuta e non richiede ulteriori approfondimenti”, ha concluso, confermando che l’istituto ha svolto un lavoro meticoloso per garantire la validità della diagnosi e della remissione.
La vicenda di Antonietta Raco continua a essere oggetto di studio e discussione, poiché rappresenta un caso unico nel panorama medico attuale. La comunità scientifica osserva con attenzione, cercando di comprendere le implicazioni di questa straordinaria guarigione.
