Imec: l’Italia protagonista del nuovo corridoio globale con Trieste come porta per l’India

Marianna Ritini

Luglio 25, 2025

Il 25 luglio 2025, l’Italia ha dimostrato la sua intenzione di assumere un ruolo centrale nel corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (IMEC), un’importante iniziativa infrastrutturale e strategica promossa da Stati Uniti, Unione Europea, India e Paesi del Golfo. Questo impegno è stato ribadito da esponenti del governo e rappresentanti del settore imprenditoriale durante un convegno tenutosi a Montecitorio, intitolato “IMEC: una via per la pace e la stabilità in Medio Oriente”, organizzato dal Dipartimento Esteri della Lega.

Il contesto geopolitico attuale

Durante l’evento, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha evidenziato come l’Italia stia affrontando un periodo di cambiamenti geopolitici significativi che mettono alla prova la stabilità delle rotte commerciali a livello globale. Rixi ha affermato che il Paese è pronto a svolgere un ruolo cruciale, posizionandosi come un “hub logistico del Mediterraneo”. Questo obiettivo è sostenuto dalla strategica posizione geografica dell’Italia e dagli investimenti in infrastrutture che il governo ha messo in atto.

Rixi ha descritto l’IMEC come un’importante opportunità per migliorare la connettività tra Europa, Golfo Persico e India, sottolineando l’importanza di un modello cooperativo tra le nazioni coinvolte, in contrapposizione a dinamiche unilaterali. Ha messo in evidenza come, a differenza di iniziative come la Belt and Road Initiative, l’IMEC si basi su un approccio paritario e collaborativo.

Opportunità di sviluppo economico

L’onorevole Paolo Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri e responsabile esteri della Lega, ha aperto il convegno sottolineando l’importanza dell’IMEC come strumento per promuovere la pace e la cooperazione economica nel Medio Oriente. Formentini ha indicato il porto di Trieste come un asset infrastrutturale cruciale per il successo dell’iniziativa, affermando che è necessario lavorare su due fronti: quello diplomatico e quello logistico. Ha descritto il corridoio IMEC come una risposta europea a un contesto globale multipolare, caratterizzato da instabilità ma anche da opportunità.

Il ruolo di Trieste e della regione Friuli Venezia Giulia

Marco Dreosto, senatore eletto in Friuli Venezia Giulia, ha portato la prospettiva del territorio, ricordando di essere stato il primo senatore italiano a recarsi in India per discutere delle potenzialità di Trieste e del sistema produttivo italiano. Dreosto ha richiamato l’attenzione sull’importanza storica di Trieste nel commercio globale, citando la rotta Lloyd Triestino verso Bombay e il finanziatore del Canale di Suez, Revoltella. Secondo lui, Trieste e la regione Friuli Venezia Giulia possono diventare un nodo cruciale nel corridoio IMEC, fungendo da collegamento tra il Mediterraneo e le regioni settentrionali ed orientali dell’Europa.

Proposte per il futuro

Vas Shenoy, fondatore dell’Indo-Mediterranean Initiative e rappresentante in Italia della Camera di Commercio indiana, ha condiviso la sua visione sull’IMEC, sottolineando l’importanza della fiducia nel commercio tra Italia e India. Ha proposto l’istituzione di un corridoio marittimo dedicato tra Italia e India, con scali strategici a Trieste, Genova e nei porti del Sud Italia, come nuova via d’accesso per i traffici indiani verso l’Europa e l’Africa. Shenoy ha richiamato l’attenzione sulle antiche radici del rapporto tra i due Paesi, risalenti all’epoca dell’Impero Romano, e ha concluso auspicando che questa cooperazione possa diventare un pilastro per la stabilità e lo sviluppo in una regione in continua trasformazione.