Il malcontento degli italiani nei confronti dell’Unione Europea sta crescendo, con preoccupazioni legate a politiche agricole, tasse e rincari sul tabacco che alimentano il disagio sociale. Secondo un’indagine condotta da Socialcom, i sentimenti negativi verso l’UE si intensificano mese dopo mese.
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<img alt="Ue bocciata dagli italiani, tre post su quattro sono negativi: l'indagine Socialcom" class="" src="https://www.adnkronos.com/resources/0294-1c98e81e4d8e-097243da83c4-1000/format/big/foto_bruxelles_fg.jpeg">
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<p><span>22 luglio 2025 | 11.45</span></p>
<p><span>LETTURA: 3 minuti</span></p>
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Malcontento crescente verso l'unione europea
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Nel 2025, il malcontento nei confronti dell'Unione Europea da parte degli italiani continua a crescere. Inizialmente, le preoccupazioni si concentrano sul green deal e sul riarmo, ma si estendono rapidamente a questioni come le politiche agricole, la carbon tax e le misure di sostegno al bilancio, percepite come punitive e lesive della sovranità nazionale. L'analisi di oltre 9,5 milioni di contenuti effettuata da Socialcom attraverso la piattaforma SocialData rivela che il 75% delle opinioni espresse è negativa nei confronti dell'Europa, generando oltre 250 milioni di interazioni. I momenti di maggiore tensione coincidono con il lancio del piano ReArmUe, l'insediamento di Donald Trump, al quale ha partecipato Giorgia Meloni, e il dibattito sul bilancio europeo, riacceso dall'ipotesi di nuove tassazioni.
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Aspetti dell'agenda europea
<p id="">Il malcontento si estende a vari aspetti dell'agenda europea. Le politiche di politica estera mostrano un sentiment negativo nel 91% dei contenuti, seguite da immigrazione (87%), dazi (83%), burocrazia (78%) e agricoltura (70%). Durante la prima metà dell'anno, le proteste degli agricoltori si intensificano, culminando a luglio con la proposta di tagli alla Politica Agricola Comune. Le politiche verdi, sebbene ampiamente discusse nei canali istituzionali (548 mila post), faticano a generare un coinvolgimento significativo, raccogliendo meno interazioni rispetto a immigrazione, dazi e tasse.</p>
Critiche e coinvolgimento sui social
<p id="">Un tema ricorrente nei post più apprezzati è l'allerta sulla sovranità dei governi nazionali, che raggiunge un record di engagement medio di oltre 1000 interazioni per post. La critica all'Unione Europea si riflette anche nella distribuzione dei contenuti e delle interazioni sociali. La maggior parte dei post è pubblicata su Twitter/X (65%), seguita da web news e blog (28%), che si confermano le principali fonti di informazione. Tuttavia, è su Instagram e Facebook che si concentra il coinvolgimento più alto, generando oltre il 70% delle interazioni totali grazie a contenuti visivi, commenti e reazioni. Twitter/X, pur essendo centrale nella produzione di contenuti, raccoglie solo l'11% dell'engagement.</p>
Fronte fiscale e tassazione
<p id="">Tra i temi più discussi nel dibattito online emerge il fronte fiscale. Socialcom ha analizzato le reazioni a quattro proposte di tassazione avanzate dall'Unione Europea tra il 19 giugno e il 18 luglio: ambiente (Ets e Cbam), grandi aziende, rifiuti elettronici e tabacco. In totale, oltre 10.000 contenuti e 223.000 interazioni nell'ultimo mese. L'attenzione è particolarmente rivolta all'ipotesi di aumento delle accise sul tabacco, che genera 5.7 mila conversazioni e oltre 86.000 interazioni social, con critiche già emerse prima dell'annuncio ufficiale. Il tono è nettamente contrario, con il 95% dei contenuti negativi, alimentato dalla percezione di una misura invasiva e punitiva che incide direttamente sulle abitudini quotidiane dei cittadini.</p>
Critiche e necessità di cambiamento
<p id="">"La distanza tra le priorità europee e le preoccupazioni degli italiani emerge con chiarezza nella conversazione online, dominata da critiche, allarmi e sarcasmo," ha dichiarato Luca Ferlaino, presidente di Socialcom. "Il malcontento attraversa tutti i principali dossier, ma esplode in particolare su temi percepiti come più vicini alla vita quotidiana, come agricoltura e tabacco. È necessario un cambio di passo nel modo in cui l'Europa comunica, ascolta e rappresenta i cittadini."</p>
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