Gaza, Oms: “La nostra residenza a Deir al Balah colpita da tre attacchi”

Marianna Ritini

Luglio 22, 2025

Il 21 luglio 2025, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha lanciato un appello urgente per il rilascio del personale dell’agenzia detenuto in Israele. In un post pubblicato su X, Ghebreyesus ha denunciato le gravi violazioni che si sono verificate nella Striscia di Gaza, dove la residenza dell’Oms a Deir al Balah è stata colpita da tre attacchi.

Attacchi alla residenza dell’oms a deir al balah

Ghebreyesus ha riferito che durante la giornata, le strutture dell’Oms a Deir al Balah hanno subito gravi danni. L’esercito israeliano ha fatto irruzione nella residenza, costringendo donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi, mentre il personale maschile e i familiari presenti sono stati ammanettati e interrogati. Due membri del personale dell’Oms e due familiari sono stati arrestati, di cui uno rimane attualmente in stato di detenzione. Ghebreyesus ha sottolineato l’urgenza della situazione, evidenziando come il personale dell’Oms stia affrontando condizioni estremamente difficili in un contesto di conflitto attivo.

Impatto sulla risposta sanitaria a gaza

Il direttore generale ha messo in evidenza come gli attacchi abbiano compromesso la capacità dell’Oms di operare efficacemente a Gaza, spingendo il sistema sanitario verso un punto di collasso. Il magazzino principale dell’Oms, situato a Deir al Balah, è stato danneggiato da un attacco che ha causato esplosioni e incendi, rendendo impossibile l’approvvigionamento di forniture mediche essenziali. Ghebreyesus ha dichiarato che, senza un flusso costante di rifornimenti, gli ospedali e i team medici di emergenza stanno lottando per affrontare la crescente crisi sanitaria.

Richiesta di assistenza internazionale

Ghebreyesus ha esortato gli Stati membri a garantire un flusso regolare di forniture mediche a Gaza, sottolineando che la paralisi delle operazioni dell’Oms sta avendo ripercussioni devastanti sulla risposta sanitaria complessiva nella regione. L’agenzia ha evidenziato l’importanza di un cessate il fuoco immediato, non solo per proteggere il personale dell’Oms, ma anche per consentire un intervento efficace a favore della popolazione colpita. La situazione attuale richiede un’azione urgente per evitare ulteriori danni alla salute pubblica e garantire che le necessità mediche vengano soddisfatte in un contesto di crescente emergenza umanitaria.

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