Il portavoce della Commissione Europea, Olof Gill, ha annunciato il 22 luglio 2025, durante un briefing stampa a Bruxelles, che l’Unione Europea non intende applicare contromisure contro i dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni europee prima della scadenza fissata da Washington, ovvero il primo agosto. Gill ha chiarito che, al momento, non ci sono stati contatti politici tra le due parti dall’ultimo incontro, né sono previsti sviluppi imminenti nelle negoziazioni tra il commissario europeo al commercio, Maros Sefcovic, e i rappresentanti americani.
La situazione attuale delle trattative
Le trattative tra Stati Uniti e Unione Europea si prolungano da mesi, nel tentativo di raggiungere un accordo che eviti l’imposizione di dazi elevati sulle merci europee. Inizialmente, Bruxelles aveva sperato in un abbattimento totale dei dazi, ma tale prospettiva è stata esclusa. Secondo fonti mai smentite, l’Unione Europea aveva accettato di firmare un accordo che prevedesse un dazio unilaterale del 10% da parte degli Stati Uniti. Tuttavia, le richieste di Washington si sono intensificate, con il presidente Donald Trump che mira a un dazio compreso tra il 15% e il 20%.
Le reazioni dei paesi europei
In questo contesto, anche la Germania, storicamente cauta nei confronti di un confronto diretto con gli Stati Uniti, sembra pronta a intraprendere una battaglia commerciale. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il governo tedesco sta valutando misure di ritorsione. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha ribadito che la scadenza del primo agosto rimane in vigore e che, in caso di mancato accordo, i dazi più elevati entreranno in vigore in quella data, aumentando la pressione sulle controparti europee.
Le implicazioni future
La situazione attuale rappresenta una fase delicata nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea. Mentre le trattative continuano, le incertezze e le tensioni aumentano, e la possibilità di un’escalation del conflitto commerciale rimane concreta. La Commissione Europea ha mantenuto una posizione ferma, ma la mancanza di comunicazioni politiche tra le due parti potrebbe complicare ulteriormente il dialogo. La scadenza del primo agosto si avvicina rapidamente, e le decisioni che verranno prese nei prossimi giorni saranno cruciali per il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche.