Siria-Israele: gli Stati Uniti dichiarano l’entrata in vigore del cessate il fuoco

Lorenzo Di Bari

Luglio 20, 2025

L’ambasciatore statunitense in Turchia, Tom Barrack, ha comunicato che a partire da oggi, domenica 20 luglio 2025, alle ore 17 (ora siriana, 16 in Italia), è entrato in vigore un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Siria. Questa decisione segna la conclusione degli attacchi israeliani contro le strutture e il personale militare siriano, che si sono intensificati negli ultimi giorni nella provincia di Sweida, una regione a maggioranza drusa.

Accordo per fermare la violenza

Barrack, che ricopre anche il ruolo di inviato speciale per la Siria, ha sottolineato l’importanza di un accordo per fermare la violenza, proteggere i civili e garantire l’accesso umanitario. Attraverso un post su X, ha dichiarato: “L’escalation delle ostilità può essere contenuta solo con un accordo per mettere fine alla violenza, proteggere gli innocenti, consentire l’accesso umanitario e allontanarsi dal pericolo”.

Il cessate il fuoco e le sue implicazioni

Il cessate il fuoco rappresenta un passo cruciale per stabilizzare la situazione nella regione, che ha visto un aumento delle tensioni e dei combattimenti. Barrack ha evidenziato che il prossimo passo necessario per disinnescare ulteriormente le ostilità è “uno scambio completo di ostaggi e detenuti“. Questa dichiarazione si riferisce probabilmente al rilascio dei drusi siriani che sono stati catturati dalle forze governative e dalle milizie tribali.

La situazione a Sweida ha destato preoccupazione internazionale, data la sua complessità etnica e politica. La provincia, abitata in gran parte da drusi, ha visto un incremento della violenza che ha coinvolto sia le forze governative siriane che vari gruppi armati. La cessazione delle ostilità, quindi, non solo mira a proteggere i civili, ma anche a creare le condizioni necessarie per un dialogo e per una possibile risoluzione del conflitto.

Reazioni e sviluppi futuri

Le reazioni all’annuncio del cessate il fuoco sono state variegate, con alcuni leader regionali che hanno accolto con favore l’iniziativa, mentre altri hanno espresso scetticismo riguardo alla sua attuazione. La comunità internazionale, compresi gli attori regionali, osserva attentamente questa evoluzione, consapevole che la stabilità in Siria ha ripercussioni dirette su tutta l’area mediorientale.

Il cessate il fuoco potrebbe anche influenzare le dinamiche politiche all’interno della Siria, dove le tensioni tra diverse fazioni rimangono elevate. La speranza è che questo accordo possa aprire la strada a negoziati più ampi, che includano non solo la questione degli ostaggi, ma anche altre problematiche irrisolte che caratterizzano il conflitto siriano.

In questo contesto, la situazione a Sweida e le interazioni tra le varie fazioni saranno cruciali nei prossimi giorni. L’attenzione rimane alta, con la comunità internazionale pronta a intervenire per garantire che il cessate il fuoco venga rispettato e che le condizioni di vita dei civili migliorino significativamente.

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