Dazi: Follini esprime la sua opinione sull’Ue: “Serve un colpo d’ala”

Marianna Ritini

Luglio 20, 2025

L’Europa si trova oggi a un bivio critico, confrontandosi con le sfide imposte dalla guerra commerciale avviata dagli Stati Uniti. Il 20 luglio 2025, Marco Follini ha espresso le sue riflessioni su questa situazione complessa, sottolineando le difficoltà e le incertezze che caratterizzano l’Unione Europea in un contesto globale in rapida evoluzione.

Il contesto attuale dell’europa

Follini evidenzia come l’Europa, pur mantenendo un approccio ragionevole e misurato, si trovi in una posizione di vulnerabilità di fronte alle azioni aggressive del presidente americano Donald Trump. L’Unione Europea, secondo l’analisi di Follini, non sta mostrando la capacità di innovare o di rispondere in modo proattivo alle crisi, risultando spesso prevedibile e ancorata a schemi consolidati. L’assenza di una reazione incisiva di fronte agli attacchi commerciali e politici ha portato a una sensazione di impotenza, mentre l’Europa continua a ripetere le stesse strategie senza adattarsi alle nuove circostanze.

La crisi attuale non è solo una questione di commercio, ma mette in discussione le fondamenta stesse delle relazioni internazionali e della cooperazione atlantica. Follini sottolinea che le risposte estreme, come la guerra o la resa, non appartengono al lessico europeo. L’Europa deve trovare una terza via, un modo per affrontare le provocazioni senza compromettere i suoi valori fondamentali. La reazione deve essere misurata, ma al contempo decisa, per non compromettere l’alleanza storica con gli Stati Uniti.

Le sfide interne all’unione europea

Follini analizza anche le difficoltà interne all’Unione Europea, evidenziando la rigidità dei suoi meccanismi decisionali. Con 27 Stati membri, il diritto di veto rimane un ostacolo significativo per qualsiasi iniziativa comune. La mancanza di un progetto audace che possa rilanciare l’architettura dell’Unione e ampliare le competenze comuni è una delle principali criticità. La necessità di un’azione concertata da parte dei principali paesi europei diventa quindi cruciale.

La proposta di un’alleanza strategica tra i paesi più influenti dell’Unione per affrontare le sfide contemporanee potrebbe rappresentare un passo avanti. Follini suggerisce che una dichiarazione di intenti da parte di questi Stati potrebbe segnare l’inizio di una nuova era di cooperazione, in grado di affrontare le sfide globali con maggiore unità. È fondamentale che l’Europa dimostri di poter reagire e adattarsi, risvegliando il suo spirito unitario e raccogliendo le forze necessarie per affrontare la crisi.

Un futuro incerto ma necessario

L’analisi di Follini si conclude con una riflessione sull’importanza di superare le rivalità interne e di guardare oltre le divisioni nazionali. L’idea di un’Unione Europea con una voce unica nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite rappresenterebbe un segnale forte di unità e determinazione. In un mondo sempre più complesso e instabile, l’Europa deve trovare il modo di affermare il proprio ruolo sulla scena globale, rispondendo in modo efficace alle sfide poste da potenze come gli Stati Uniti.

La situazione attuale richiede una visione audace e un impegno collettivo per costruire un’Europa più forte e coesa. Follini invita a riflettere su come l’Unione possa non solo resistere alle pressioni esterne, ma anche prosperare, dimostrando che la cooperazione e l’unità sono le chiavi per affrontare le sfide del futuro.

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