Sequestrato in casa per anni, arrestati l’ex e tre complici per custodia cautelare

Marianna Ritini

Luglio 19, 2025

Le indagini condotte dalla Polizia di Stato di Pavia hanno portato all’arresto di quattro individui, accusati di reati gravissimi, tra cui sequestro di persona, circonvenzione di incapace e truffa aggravata. Le operazioni sono iniziate lo scorso novembre, quando gli agenti hanno soccorso un uomo di circa quarant’anni, residente a Vigevano, trovato in condizioni precarie all’interno della sua abitazione.

Il ritrovamento della vittima

Nel novembre 2024, la Polizia di Stato è intervenuta in un’abitazione a Vigevano, su segnalazione di alcuni vicini preoccupati per il benessere di un uomo. Gli agenti della Squadra Mobile, insieme al commissariato locale, hanno trovato il proprietario della villa in uno stato di evidente abbandono. L’uomo, in difficoltà a causa di un’infermità psichica, era incapace di prendersi cura di sé stesso e viveva in condizioni disperate: senza acqua calda, riscaldamento e con cibo razionato. La situazione era ulteriormente aggravata dalla presenza di un recinto in filo spinato che gli impediva di uscire autonomamente.

Le indagini e gli arresti

Dopo il soccorso, la vittima è stata trasferita all’Ospedale Civile di Vigevano per ricevere le cure necessarie. Le indagini avviate hanno rivelato un quadro inquietante: i quattro arrestati, due donne e due uomini, tre dei quali residenti a Vigevano e uno in Calabria, avrebbero approfittato della vulnerabilità dell’uomo. Si presume che il sequestro sia durato circa quattro anni, e che l’ex compagna della vittima fosse il fulcro del piano criminoso, finalizzato a appropriarsi di un patrimonio consistente. Sono stati accertati prelievi non autorizzati per diverse centinaia di migliaia di euro.

Le misure cautelari

Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei quattro indagati, imponendo loro divieti di avvicinamento e comunicazione con la vittima. Inoltre, è stato disposto l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico per monitorare i loro movimenti. Le indagini hanno messo in luce non solo la gravità dei reati commessi, ma anche la necessità di proteggere la vittima da ulteriori abusi.

La Polizia di Stato continua a lavorare per garantire la sicurezza e la giustizia, mentre la comunità di Vigevano rimane scossa da una vicenda di tale gravità.

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