Scandalo sessuale in Cina: un travestito riprende incontri con mille uomini

Marianna Ritini

Luglio 19, 2025

Un grave episodio di **violazione della privacy** ha scosso la **Cina**, dove un uomo è stato arrestato per aver sedotto oltre **1.600 uomini**, filmando i loro incontri senza **consenso** e vendendo i video online. Il 5 luglio 2025, a **Nanchino**, **Jiao**, 38 anni, noto con il soprannome di ‘Sorella Rossa’ (‘Sister Hong’), è stato fermato con l’accusa di **distribuzione di materiale osceno** e **violazione della privacy**. Questo caso ha suscitato **indignazione pubblica** e ha messo in luce le **lacune** nel sistema legale e digitale del Paese.

Le modalità dell’operazione

**Jiao** ha utilizzato un approccio **ingannevole** per attrarre le sue **vittime**. Fingendosi una **donna sposata**, ha attirato uomini, in particolare **eterosessuali** in cerca di incontri riservati, nel suo **appartamento**. I rapporti venivano registrati di nascosto, e in cambio **Jiao** richiedeva beni di consumo come **latte**, **frutta** o **olio**. I video venivano successivamente venduti tramite un **gruppo privato online** per **150 yuan**, equivalenti a circa **18 euro**. Questa strategia ha permesso a **Jiao** di accumulare un vasto numero di **filmati**, rendendo la situazione ancora più allarmante.

La reazione pubblica e l’inchiesta delle autorità

Il caso ha rapidamente guadagnato attenzione sui **social media**, accumulando oltre **200 milioni di visualizzazioni** su **Weibo**. Gli utenti hanno condiviso **commenti** e **reazioni**, contribuendo a un’ondata di **indignazione**. Tra i momenti più discussi, spicca la storia di un uomo soprannominato ‘Happy Leather Jacket Guy’, il quale è stato identificato in un video e ha subito la **rottura** con la fidanzata a causa della diffusione delle **immagini**. Le **autorità** hanno avviato un’inchiesta per valutare la **gravità** della situazione, anche se hanno cercato di ridimensionare il numero di **vittime** dichiarato.

I rischi sanitari e il dibattito sulla privacy

Oltre alla **violazione della privacy**, il caso ha sollevato preoccupazioni riguardo ai **rischi** per la **salute** degli uomini coinvolti. Alcuni di loro avrebbero contratto l’**HIV**, anche se non è stato confermato un **collegamento** diretto con **Jiao**. Questo aspetto ha aggiunto una dimensione ulteriore al **dibattito** già acceso sul **consenso digitale** e sulla **tutela della privacy** nell’era tecnologica cinese. Gli **esperti legali** hanno sottolineato che la **normativa attuale** è inadeguata per affrontare casi di **sorveglianza occulta** e **diffusione non consensuale** di contenuti intimi.

Molte **vittime** non si sono sentite in grado di denunciare a causa della **vergogna**. **Psicologi** hanno evidenziato un clima culturale in cui il **tabù** sulla **sessualità** spinge le persone a cercare esperienze **clandestine**, rendendole vulnerabili a situazioni come quella di **Jiao**. Questo caso, diventato virale tra **parodie** e contenuti **satirici**, rappresenta un **campanello d’allarme** per **Pechino**, che dovrà riflettere su temi cruciali come **privacy**, **educazione sessuale** e **sicurezza online**.

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