Sardegna: l’economia dell’isola registra una crescita superiore a quella nazionale

Lorenzo Di Bari

Luglio 19, 2025

L’analisi del rapporto di Banca d’Italia sulle economie regionali, pubblicato a giugno 2025 e relativo all’anno 2024, rivela dati incoraggianti per la Sardegna. La regione ha registrato una crescita del Pil pari al 0,9%, superando leggermente la media nazionale, che si attesta al 0,7%. Questo incremento segna un segnale positivo per l’economia dell’Isola, indicando una ripresa rispetto ai periodi precedenti.

Nel corso del 2024, anche l’occupazione ha mostrato segni di miglioramento, con un aumento del 2,6% rispetto all’anno precedente, un dato che supera quello del resto del Paese. Questo trend ha contribuito a una diminuzione del tasso di disoccupazione, accompagnato da un aumento delle retribuzioni, elementi che hanno avuto un impatto diretto sul reddito disponibile dei cittadini sardi.

Settori produttivi e turismo in crescita

Il settore turistico si conferma come uno dei principali motori dell’economia sarda, con un incremento delle presenze del 9,9%, trainato in particolare dagli arrivi di turisti stranieri, che sono aumentati del 17%. Tuttavia, il settore industriale ha registrato una contrazione sia nella produzione che nel fatturato. In controtendenza, il comparto delle costruzioni ha mantenuto una certa stabilità, grazie agli investimenti in lavori pubblici, nonostante il calo dell’edilizia privata.

Disoccupazione e occupazione in crescita

Un dato significativo emerso dal rapporto di Banca d’Italia è la riduzione del tasso di disoccupazione, che nel 2024 è sceso all’8,3%, rispetto al 10,1% del 2023. Questo miglioramento è accompagnato da un incremento del tasso di attività, che ha raggiunto il 63,1%, sostenuto in particolare dalla partecipazione femminile, cresciuta dello 0,9%. Tutti i settori produttivi hanno visto un aumento nel numero di occupati, con le costruzioni e il settore del commercio, alberghi e ristoranti che hanno registrato i tassi di crescita più elevati, rispettivamente del 17,5% e del 16%.

La disoccupazione è calata in modo più significativo tra gli uomini, passando dal 10,2% nel 2023 all’8,0% nel 2024, mentre tra le donne il tasso è sceso dal 9,9% all’8,8%. La fascia di età più colpita è quella tra i 15 e 24 anni, con un tasso di disoccupazione del 23%, in calo rispetto al 26,7% del 2023.

Aumento del reddito e dei consumi delle famiglie

Il reddito disponibile lordo delle famiglie sarde ha registrato nel 2024 una crescita del 3,1% a prezzi correnti, superando di mezzo punto percentuale la media nazionale. Anche i redditi reali sono tornati a crescere, con un incremento dell’1,8%. Questi risultati sono stati influenzati da una moderata inflazione, scesa allo 0,9%, rispetto all’anno precedente.

Grazie a un potere d’acquisto maggiore, i consumi regionali hanno mostrato un lieve aumento, con una spesa reale cresciuta dell’0,4%, in linea con la media italiana. Questo incremento è stato principalmente orientato verso beni durevoli e servizi, mentre gli acquisti di beni non durevoli hanno subito una contrazione.

Indebitamento delle famiglie e sostegno sociale

Nel 2024, le famiglie sarde hanno visto un’espansione dei prestiti, con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente, principalmente dovuto all’aumento dei mutui per l’acquisto di immobili. Anche il credito al consumo ha registrato una crescita significativa, pari al 3,5%.

Per quanto riguarda le misure di sostegno sociale, sono state presentate circa 27.000 domande per l’Assegno di inclusione, introdotto nel 2024 per famiglie con specifiche caratteristiche sociali ed economiche. Rispetto al reddito di cittadinanza, il numero di richiedenti in Sardegna è diminuito di oltre due quinti. L’Assegno unico universale ha raggiunto 157.000 famiglie, garantendo supporto a quasi tutti i cittadini aventi diritto.

Ricchezza e andamento delle imprese

La ricchezza netta delle famiglie sarde, a fine 2023, ammontava a 240,7 miliardi di euro, in aumento di 3,6 miliardi rispetto all’anno precedente. Di questa somma, 185,6 miliardi sono legati a attività reali, mentre 77,8 miliardi sono in attività finanziarie. Tuttavia, il valore pro capite della ricchezza netta si attesta a 152,9 mila euro, inferiore alla media nazionale di 191,3 mila euro.

Nonostante alcuni segnali di ripresa nel 2024, le imprese sarde hanno affrontato difficoltà negli ultimi quindici anni, con un significativo arretramento del settore industriale. La spinta verso l’innovazione è stata limitata, con solo il 5,4% delle imprese sarde di industria e servizi che ha investito in ricerca e sviluppo.

Politiche di coesione e fondi regionali

Le politiche di coesione in Sardegna si avvalgono di fondi strutturali, finanziati in parte da risorse europee e in parte da fondi nazionali. La Sardegna è tra le regioni europee classificate come “in transizione”, con un forte focus su occupazione e inclusione sociale. A livello regionale, ad aprile 2025, sono stati assegnati 4,7 miliardi di euro per interventi sul territorio, risorse superiori alla media italiana in rapporto alla popolazione residente.

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