Turista malese trovata senza vita nei pressi della Croda del Becco

Marianna Ritini

Luglio 18, 2025

La tragica vicenda di una turista malese di 60 anni si è conclusa con il ritrovamento del suo corpo nei pressi del Rifugio Biella, a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. L’escursionista, scomparsa il 17 luglio 2025, aveva deciso di proseguire il suo cammino verso la cima di Croda del Becco, mentre la sua amica era tornata indietro per stanchezza.

Le circostanze della scomparsa

La donna, dopo aver perso il sentiero, ha contattato l’amica per chiedere aiuto, segnalando di aver difficoltà a ritrovare la via del ritorno. Questo messaggio ha attivato immediatamente i soccorso, che hanno mobilitato un ampio numero di uomini e mezzi per le ricerche. Le operazioni, iniziate nel pomeriggio del 17 luglio, si sono prolungate anche durante la notte, senza però ottenere risultati. Le condizioni del terreno e la vastità dell’area hanno complicato le operazioni di ricerca.

Il ritrovamento del corpo

Nella mattinata del 18 luglio, intorno alle 11, i vigili del fuoco sono riusciti a localizzare il telefono cellulare della donna attraverso il sistema Imsi catcher. Grazie a questa tecnologia, l’elicottero della Guardia di finanza di Bolzano ha potuto individuare il corpo senza vita dell’escursionista. La donna era finita all’interno di una fessura tra le rocce, dopo essere precipitata per circa cento metri lungo una parete particolarmente liscia.

Il dispiegamento dei soccorsi

Le operazioni di ricerca hanno visto la partecipazione di diverse squadre specializzate. Il Soccorso alpino di Cortina, insieme a quello di San Vigilio di Marebbe e del Bergrettungsdienst Hochpustertal, ha impiegato unità cinofile per cercare di rintracciare la donna. Anche il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, Auronzo e Prato alla Drava, i vigili del fuoco di Belluno e Venezia, e i carabinieri hanno contribuito attivamente all’operazione. Nonostante gli sforzi congiunti, la triste notizia del ritrovamento del corpo ha segnato la conclusione di una ricerca che ha suscitato grande preoccupazione tra i familiari e la comunità locale.

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