Tajani: il Cardinale Pizzaballa parte per Gaza con 500 tonnellate di aiuti

Marianna Ritini

Luglio 18, 2025

Il 18 luglio 2025, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, accompagnato dal patriarca Teofilo, si è recato a Gaza con un’importante missione umanitaria, portando con sé 500 tonnellate di aiuti destinati alla popolazione civile. Questa iniziativa arriva a seguito di un recente attacco aereo israeliano che ha colpito la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza City, provocando la morte di tre persone e ferendo diversi altri, tra cui il parroco Gabriel Romanelli. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha confermato l’operazione umanitaria, sottolineando l’importanza della sicurezza degli inviati.

Richiesta di cessate il fuoco

Il governo italiano ha espresso la sua preoccupazione per la situazione a Gaza, chiedendo a Israele di sospendere le operazioni militari e garantire la sicurezza del cardinale Pizzaballa e del patriarca Teofilo. Antonio Tajani ha dichiarato che l’Italia è in stretto contatto con il cardinale per monitorare la situazione e assicurare che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno. Il ministro ha ribadito l’importanza di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, sottolineando che la guerra deve terminare per permettere l’ingresso degli aiuti e la liberazione degli ostaggi israeliani.

La situazione a Gaza

La crisi umanitaria a Gaza è stata esacerbata dai recenti conflitti, che hanno causato un aumento delle vittime civili e la distruzione di infrastrutture vitali. La chiesa della Sacra Famiglia, colpita dal raid, rappresenta un simbolo di speranza per molti abitanti della zona, e la sua devastazione ha suscitato indignazione a livello internazionale. Il cardinale Pizzaballa e il patriarca Teofilo, attraverso la loro missione, cercano di portare conforto e assistenza a una popolazione che vive in condizioni di estrema difficoltà.

Il ministro Tajani ha esortato entrambe le parti a trovare una soluzione diplomatica per porre fine al conflitto, enfatizzando che è fondamentale interrompere gli attacchi che colpiscono i civili. La richiesta di un dialogo costruttivo è un passo cruciale per garantire la stabilità nella regione e per affrontare le sfide umanitarie che affliggono Gaza.

Il ruolo della comunità internazionale

La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi in Medio Oriente, con molti paesi che si sono espressi a favore di un intervento diplomatico per risolvere la crisi. L’Italia, attraverso le dichiarazioni del ministro degli Esteri, si è posizionata a favore di un approccio pacifico, invitando tutte le parti coinvolte a impegnarsi in un dialogo sincero. La missione del cardinale Pizzaballa e del patriarca Teofilo è un esempio di come la comunità religiosa possa contribuire a portare aiuti e speranza in un contesto di conflitto e sofferenza.

In questo momento critico, la speranza è che gli sforzi umanitari possano alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza e che si possa giungere a una pace duratura, che metta fine a un conflitto che ha già causato troppi danni e perdite.