Russia: Memorial Italia lancia un appello con 700 firme contro il concerto di Gergiev e la propaganda di Mosca

Lorenzo Di Bari

Luglio 18, 2025

Memorial Italia ha lanciato un appello urgente per la cancellazione del concerto del 27 luglio 2025 a Caserta, previsto per il direttore d’orchestra russo Valery Gergiev, noto sostenitore di Vladimir Putin. Questa richiesta, sostenuta da oltre 700 firme raccolte in breve tempo, è stata inviata a figure di spicco come la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’organizzazione chiede anche un’inchiesta trasparente sull’uso dei fondi pubblici, inclusi quelli europei, per eventi culturali che coinvolgono Gergiev e altri sostenitori del regime russo. Inoltre, si propone la creazione di un fondo culturale per supportare artisti oppositori del regime putiniano.

Richiesta ai presidenti di camera e senato

Nella lettera indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, Memorial Italia sottolinea l’importanza di fermare la diffusione di contenuti propagandistici pro-Cremlino e propone l’istituzione di un organismo di controllo parlamentare. Questa iniziativa mira a contrastare l’uso dei fondi pubblici per promuovere iniziative legate alla propaganda russa in Italia.

Il concerto di caserta e le sue implicazioni

Il concerto di Caserta, finanziato con denaro pubblico, rappresenta un ritorno simbolico di Gergiev sulla scena culturale europea. Secondo Memorial Italia, non si tratta di un gesto neutrale, ma di un atto politico che potrebbe legittimare il regime russo e le sue azioni violente. L’organizzazione chiarisce che la richiesta di cancellazione non è censoria, dato che Gergiev è visto come un agente della propaganda culturale di un regime accusato di crimini di guerra.

Il cambiamento di paradigma nell’arte

Il sostegno istituzionale a Gergiev, che si configura come un caso unico a livello europeo, rappresenta un pericoloso cambiamento di paradigma. Secondo Memorial Italia, l’arte non può essere considerata apolitica in tempo di guerra e ospitare Gergiev mentre continuano i bombardamenti in Ucraina rischia di trasformare i teatri in strumenti per il “whitewashing” delle atrocità commesse.

Firmatari e consenso contro la propaganda

Tra i firmatari della petizione ci sono nomi di spicco come Oleksandra Matviichuk, direttrice del Centro per le Libertà Civili di Kiev e Premio Nobel per la Pace 2022, e scrittori di fama internazionale come Herta Müller e Jonathan Littell. La petizione ha ricevuto anche il sostegno di numerose associazioni per i diritti umani e attivisti ucraini, evidenziando un ampio consenso contro la normalizzazione della propaganda russa.

Iniziativa per misure concrete

Memorial Italia spera che questa iniziativa porti non solo alla cancellazione del concerto, ma anche a misure concrete da parte della Commissione Europea e del Parlamento italiano. L’organizzazione avverte che la diffusione della propaganda del Cremlino è aumentata significativamente, specialmente dopo l’invasione dell’Ucraina, attraverso media e figure pubbliche che giustificano le azioni del regime di Putin.

Preoccupazioni sull’uso dei materiali didattici

Le preoccupazioni riguardano anche l’uso di materiali didattici nelle scuole italiane, in cui si riscontrano opinioni favorevoli alla narrativa russa. Inoltre, la proiezione di documentari che minimizzano il conflitto e presentano l’Ucraina come responsabile della guerra è stata segnalata come parte di un uso strumentale della cultura. La richiesta di cancellare il concerto di Gergiev si inserisce in questo contesto di crescente allerta riguardo alla propaganda russa in Italia.

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