Prato: un detenuto rinvenuto senza vita in isolamento, avviata autopsia

Marianna Ritini

Luglio 18, 2025

La mattina del 18 luglio 2025, il carcere della Dogaia a Prato è stato teatro di un tragico evento. Un detenuto di nazionalità rumena, di 58 anni, è stato trovato senza vita nella sezione di isolamento dove stava scontando una sanzione disciplinare. L’uomo, con una condanna che si sarebbe conclusa il 24 febbraio 2026, aveva un passato criminale di notevole gravità, caratterizzato da reati come violenza sessuale, maltrattamenti e minacce.

Indagini in corso sulla morte

Le autorità hanno effettuato un sopralluogo nella cella in cui è stato rinvenuto il corpo e, secondo la Procura, non sono stati trovati elementi che possano far pensare a un suicidio. “Nessun laccio, corda o oggetto sospetto è stato rinvenuto”, ha dichiarato Tescaroli, aggiungendo che è stata disposta un’autopsia per chiarire le cause del decesso. Inoltre, si sta procedendo all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza interne per cercare di ricostruire gli eventi che hanno portato a questa tragica morte.

Un contesto carcerario preoccupante

Il comunicato del procuratore Tescaroli ha messo in luce un quadro inquietante della situazione carceraria. La Procura ha segnalato un “preoccupante ricorso alla violenza” tra i gruppi di detenuti e una gestione della sicurezza che appare sempre più compromessa. Le indagini sulla morte del detenuto rumeno e sulle carenze di sicurezza del carcere della Dogaia proseguono, con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto e di prevenire futuri incidenti simili. La comunità locale e le autorità attendono risposte concrete su come migliorare le condizioni all’interno della struttura penitenziaria e garantire la sicurezza di tutti i detenuti e del personale.

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